I silenti cambiamenti cerebrali che precedono la malattia di Alzheimer

A cura di Silvia Saglia Jia J, Ning Y, Chen M, Wang S, Yang H, Li F, Ding J, Li Y, Zhao B, Lyu J, Yang S, Yan X, Wang Y, Qin W, Wang Q, Li Y, Zhang J, Liang F, Liao Z, Wang S. Biomarker Changes during 20 Years Preceding Alzheimer’s Disease. N Engl J Med. 2024 Feb 22;390(8):712-722. doi: 10.1056/NEJMoa2310168.  La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata da una lunga fase preclinica in cui sono presenti alterazioni in specifici biomarcatori di malattia – proteine beta amiloide (Aβ) e tau – in assenza di deficit cognitivi. Tali conoscenze derivano principalmente da osservazioni neuropatologiche, che però non permettono di tracciare la progressione di malattia nel tempo, e da studi condotti in pazienti con AD a trasmissione genetica dominante, che tuttavia rappresentano solo una piccola percentuale dei casi di demenza.  […]

7 Marzo 2024|News Medici|Commenti disabilitati su I silenti cambiamenti cerebrali che precedono la malattia di Alzheimer

Biogen interrompe la commercializzazione di Aducanumab

A cura di Valentina Saletti Il 31 gennaio Biogen Inc ha annunciato tramite comunicato stampa l’intenzione di ridefinire le priorità che stanno guidando l’utilizzo delle risorse finanziare dell’azienda nell’ambito della malattia di Alzheimer (AD). La società ha così deciso di interrompere lo sviluppo e la commercializzazione di ADUHELM (Aducanumab) e di terminare lo studio clinico di fase 4 ENVISION, richiesto dalla FDA (Food and Drug Administration) in seguito alla approvazione (con procedura accelerata) rilasciata a giugno 2021. […]

8 Febbraio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Biogen interrompe la commercializzazione di Aducanumab

Fattori di rischio per l’insorgenza della demenza ad esordio giovanile

A cura di Giulia Quattrini Hendriks S, Ranson JM, Peetoom K, Lourida I, Tai XY, de Vugt M, Llewellyn DJ, Köhler S. Risk Factors for Young-Onset Dementia in the UK Biobank. JAMA Neurol. 2023 Dec 26:e234929. doi: 10.1001/jamaneurol.2023.4929. Epub ahead of print.  Nonostante la demenza sia una patologia che colpisce più frequentemente la popolazione anziana, una percentuale di persone sono colpite dalla malattia prima dei 65 anni. Questa manifestazione, nota come “demenza ad esordio giovanile” (“young-onset dementia”, YOD), è meno nota rispetto alla demenza in età avanzata. I principali fattori di rischio ad oggi individuati per YOD sono di tipo genetico, in grado però di spiegare solo una piccolissima percentuale di casi. […]

25 Gennaio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Fattori di rischio per l’insorgenza della demenza ad esordio giovanile

Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale

A cura di Claudio Singh Solorzano Robinson CG, Lee J, Min PH, Przybelski SA, Josephs KA, Jones DT, Graff-Radford J, Boeve BF, Knopman DS, Jack CR Jr, Petersen RC, Machulda MM, Fields JA, Lowe VJ. Significance of a positive tau PET scan with a negative amyloid PET scan. Alzheimers Dement. 2023 Dec 30. doi: 10.1002/alz.13608. Epub ahead of print. Nel continuum della malattia di Alzheimer (AD), l’accumulo di proteina beta-amiloide (A+) nel cervello risulta essere l’evento primario della cascata patofisiologica, a cui seguono accumulo di proteina tau-iperfosforilata (T+) e neurodegenerazione. Quando una persona presenta livelli normali di proteina beta-amiloide (A-) e livelli anormali di proteina tau-iperfosforilata nel cervello (T+), viene categorizzata come “suspected non-AD pathophysiology (SNAP)” o “primary age-related tauopathy (PART)”, una condizione verosimilmente non legata ad AD. Tuttavia questa condizione è poco frequente nella popolazione generale e non è chiara la prognosi di malattia in questo gruppo, ossia se abbia un maggiore rischio di sviluppare declino cognitivo. […]

11 Gennaio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale

La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

A cura di Ilaria Passeggia “Associations between psychological therapy outcomes for depression and incidence of dementia”John A. et al., Psychological Medicine. 2023 Diverse ricerche e metanalisi hanno dimostrato come la depressione rappresenti un fattore di rischio potenzialmente modificabile per tutte le forme di demenza. Tuttavia, non è noto se i benefici derivanti dal trattamento dei sintomi depressivi attraverso interventi psicologici siano associati a una minore incidenza di demenza. A tale proposito, un recente studio ha voluto indagare questa possibile correlazione su un campione di 119.808 persone di età superiore ai 65 anni che avevano effettuato una terapia psicologica tra il 2012 e il 2019 in specifici servizi di salute presenti in Inghilterra. […]

30 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

A cura di Silvia Saglia Schoonhoven DN, Coomans EM, Millán AP, van Nifterick AM, Visser D, Ossenkoppele R, Tuncel H, van der Flier WM, Golla SSV, Scheltens P, Hillebrand A, van Berckel BNM, Stam CJ, Gouw AA. Tau protein spreads through functionally connected neurons in Alzheimer’s disease: a combined MEG/PET study. Brain. 2023 Oct 3;146(10):4040-4054. doi: 10.1093/brain/awad189 Ricerche sulla malattia di Alzheimer (AD) suggeriscono che la diffusione della proteina tau a livello cerebrale avvenga seguendo le connessioni neuronali. Un recente studio cross-sectional pubblicato sulla rivista scientifica Brain ha sfruttato un modello matematico per simulare la propagazione della proteina tau lungo le connessioni (i) funzionali, (ii) strutturali o (iii) per prossimità spaziale. La predizione del modello è stata confrontata con la quantificazione in-vivo tramite tau-PET in una coorte di partecipanti sani (n=25) e soggetti con patologia amiloide nei diversi stadi di malattia (disturbo soggettivo di memoria, decadimento cognitivo lieve, patologia conclamata; n=57). […]

16 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

L’allele ε4 del gene APOE accentua gli effetti della patologia β-amiloide sulla patologia tau longitudinale

A cura di Giulia Quattrini Ferrari-Souza JP, Bellaver B, Ferreira PCL, Benedet AL, Povala G, Lussier FZ, Leffa DT, Therriault J, Tissot C, Soares C, Wang YT, Chamoun M, Servaes S, Macedo AC, Vermeiren M, Bezgin G, Kang MS, Stevenson J, Rahmouni N, Pallen V, Poltronetti NM, Cohen A, Lopez OL, Klunk WE, Soucy JP, Gauthier S, Souza DO, Triana-Baltzer G, Saad ZS, Kolb HC, Karikari TK, Villemagne VL, Tudorascu DL, Ashton NJ, Zetterberg H, Blennow K, Zimmer ER, Rosa-Neto P, Pascoal TA. APOEε4 potentiates amyloid β effects on longitudinal tau pathology. Nat Aging. 2023 Sep 25. doi: 10.1038/s43587-023-00490-2. Epub ahead of print.  La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dal progressivo accumulo di placche di proteina beta-amiloide (Aβ) e grovigli neurofibrillari di proteina tau iperfosforilata (NFT), i quali sono ritenuti i principali promotori della morte neuronale e del conseguente deterioramento cognitivo. L’allele ε4 del gene APOE è uno dei principali fattori di rischio genetico per l’AD sporadica; tuttavia, non è ancora del tutto chiaro come influisca sulla patogenesi della malattia. […]

5 Ottobre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su L’allele ε4 del gene APOE accentua gli effetti della patologia β-amiloide sulla patologia tau longitudinale

Ereditabilità dei biomarcatori plasmatici di malattia di Alzheimer

A cura di Claudio Singh Solorzano Gillespie NA, Elman JA, McKenzie RE, Tu XM, Xian H, Reynolds CA, Panizzon MS, Lyons MJ, Eglit GML, Neale MC, Rissman RA, Franz C, Kremen WS. The heritability of blood-based biomarkers related to risk of Alzheimer’s disease in a population-based sample of early old-age men. Alzheimers Dement. 2023 Aug 25. doi: 10.1002/alz.13407. Epub ahead of print. Negli ultimi anni, i marcatori plasmatici hanno assunto un maggiore rilievo per la diagnosi e lo screening della malattia di Alzheimer, data la loro più semplice ed economica quantificazione rispetto ai biomarcatori liquorali. Tuttavia le determinanti  genetiche/ambientali dei marcatori plasmatici sono ancora in fase di studio.  […]

20 Settembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Ereditabilità dei biomarcatori plasmatici di malattia di Alzheimer

Prevalenza e prognosi della presenza di proteina Tau nel liquido cerebrospinale in assenza di Beta-amiloide

A cura di Silvia Saglia Erickson P, Simrén J, Brum WS, Ennis GE, Kollmorgen G, Suridjan I, Langhough R, Jonaitis EM, Van Hulle CA, Betthauser TJ, Carlsson CM, Asthana S, Ashton NJ, Johnson SC, Shaw LM, Blennow K, Andreasson U, Bendlin BB, Zetterberg H; ADNI Cohort. Prevalence and Clinical Implications of a β-Amyloid-Negative, Tau-Positive Cerebrospinal Fluid Biomarker Profile in Alzheimer Disease. JAMA Neurol. 2023 Jul 31:e232338. doi: 10.1001/jamaneurol.2023.2338. L’analisi dei biomarcatori presenti nel liquido cerebrospinale (CSF) può fornire supporto alla diagnosi clinica di malattia di Alzheimer (AD), permettendo di rilevare alterazioni nelle due proteine che caratterizzano la malattia – amiloide e tau. Mentre una riduzione della proteina amiloide (A+) nel CSF sembra aumentare il rischio di sviluppare declino cognitivo, meno chiaro è se un aumento di proteina tau in assenza di amiloide (A-T+) sia associato a decadimento cognitivo. […]

24 Agosto 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Prevalenza e prognosi della presenza di proteina Tau nel liquido cerebrospinale in assenza di Beta-amiloide

Un approccio data-driven per studiare profilo e progressione della deposizione di proteina tau tramite PET

A cura di Giulia Quattrini Tosun D, Thropp P, Southekal S, Spottiswoode B, Fahmi R; Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Profiling and predicting distinct tau progression patterns: An unsupervised data-driven approach to flortaucipir positron emission tomography. Alzheimers Dement. 2023 Jun 8. doi: 10.1002/alz.13164. Epub ahead of print. La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dalla presenza di placche di proteina beta-amiloide aggregata (Aβ) e da grovigli neurofibrillari contenenti proteina tau iperfosforilata (NFTs), e conseguente neurodegenerazione e declino cognitivo. Studi longitudinali hanno evidenziato che la densità e la distribuzione spaziale dei NFTs potrebbero essere predittivi della gravità e della progressione clinica della malattia. Tali evidenze risultano particolarmente rilevanti alla luce degli ultimi risultati sull’efficacia delle terapie anti-Aβ, i quali mostrano che i maggiori benefici si avrebbero nei soggetti nei quali gli accumuli di NFTs sono ancora circoscritti. Riuscire a definirei le caratteristiche predittive del futuro accumulo di NFTs permetterebbe di identificare la finestra temporale ottimale per la somministrazione delle terapie. […]

29 Giugno 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Un approccio data-driven per studiare profilo e progressione della deposizione di proteina tau tramite PET