Prevenzione
È possibile prevenire la Malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza? Con l’invecchiamento progressivo della popolazione globale, si stima che il numero di persone affette da demenza raddoppierà nei prossimi 15 anni, comportando enormi costi assistenziali e sociali. Pertanto la riduzione del rischio di questa malattia sta entrando a tutti gli effetti tra le priorità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Si stima che circa un terzo dei casi di Malattia di Alzheimer possano essere attribuiti a fattori di rischio modificabili, sui quali è quindi possibile agire il più precocemente possibile cambiando il proprio stile di vita. Quando compaiono i primi sintomi clinici di malattia, infatti, significa che è già in atto il processo neurodegenerativo che porterà alla progressiva e inevitabile perdita di neuroni.
Interventi di prevenzione primaria che agiscono sui fattori di rischio prima della comparsa dei sintomi, potrebbero portare a una riduzione dei casi di Malattia di Alzheimer e a ritardarne l’esordio nelle persone a rischio.
Gli studi scientifici recentemente si sono concentrati su questa innovativa e altamente rilevante area di indagine, mostrando come alcuni interventi possano migliorare la salute cognitiva e cerebrale degli anziani.