La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

A cura di Ilaria Passeggia “Associations between psychological therapy outcomes for depression and incidence of dementia”John A. et al., Psychological Medicine. 2023 Diverse ricerche e metanalisi hanno dimostrato come la depressione rappresenti un fattore di rischio potenzialmente modificabile per tutte le forme di demenza. Tuttavia, non è noto se i benefici derivanti dal trattamento dei sintomi depressivi attraverso interventi psicologici siano associati a una minore incidenza di demenza. A tale proposito, un recente studio ha voluto indagare questa possibile correlazione su un campione di 119.808 persone di età superiore ai 65 anni che avevano effettuato una terapia psicologica tra il 2012 e il 2019 in specifici servizi di salute presenti in Inghilterra. […]

30 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

A cura di Silvia Saglia Schoonhoven DN, Coomans EM, Millán AP, van Nifterick AM, Visser D, Ossenkoppele R, Tuncel H, van der Flier WM, Golla SSV, Scheltens P, Hillebrand A, van Berckel BNM, Stam CJ, Gouw AA. Tau protein spreads through functionally connected neurons in Alzheimer’s disease: a combined MEG/PET study. Brain. 2023 Oct 3;146(10):4040-4054. doi: 10.1093/brain/awad189 Ricerche sulla malattia di Alzheimer (AD) suggeriscono che la diffusione della proteina tau a livello cerebrale avvenga seguendo le connessioni neuronali. Un recente studio cross-sectional pubblicato sulla rivista scientifica Brain ha sfruttato un modello matematico per simulare la propagazione della proteina tau lungo le connessioni (i) funzionali, (ii) strutturali o (iii) per prossimità spaziale. La predizione del modello è stata confrontata con la quantificazione in-vivo tramite tau-PET in una coorte di partecipanti sani (n=25) e soggetti con patologia amiloide nei diversi stadi di malattia (disturbo soggettivo di memoria, decadimento cognitivo lieve, patologia conclamata; n=57). […]

16 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

L’allele ε4 del gene APOE accentua gli effetti della patologia β-amiloide sulla patologia tau longitudinale

A cura di Giulia Quattrini Ferrari-Souza JP, Bellaver B, Ferreira PCL, Benedet AL, Povala G, Lussier FZ, Leffa DT, Therriault J, Tissot C, Soares C, Wang YT, Chamoun M, Servaes S, Macedo AC, Vermeiren M, Bezgin G, Kang MS, Stevenson J, Rahmouni N, Pallen V, Poltronetti NM, Cohen A, Lopez OL, Klunk WE, Soucy JP, Gauthier S, Souza DO, Triana-Baltzer G, Saad ZS, Kolb HC, Karikari TK, Villemagne VL, Tudorascu DL, Ashton NJ, Zetterberg H, Blennow K, Zimmer ER, Rosa-Neto P, Pascoal TA. APOEε4 potentiates amyloid β effects on longitudinal tau pathology. Nat Aging. 2023 Sep 25. doi: 10.1038/s43587-023-00490-2. Epub ahead of print.  La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dal progressivo accumulo di placche di proteina beta-amiloide (Aβ) e grovigli neurofibrillari di proteina tau iperfosforilata (NFT), i quali sono ritenuti i principali promotori della morte neuronale e del conseguente deterioramento cognitivo. L’allele ε4 del gene APOE è uno dei principali fattori di rischio genetico per l’AD sporadica; tuttavia, non è ancora del tutto chiaro come influisca sulla patogenesi della malattia. […]

5 Ottobre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su L’allele ε4 del gene APOE accentua gli effetti della patologia β-amiloide sulla patologia tau longitudinale

Ereditabilità dei biomarcatori plasmatici di malattia di Alzheimer

A cura di Claudio Singh Solorzano Gillespie NA, Elman JA, McKenzie RE, Tu XM, Xian H, Reynolds CA, Panizzon MS, Lyons MJ, Eglit GML, Neale MC, Rissman RA, Franz C, Kremen WS. The heritability of blood-based biomarkers related to risk of Alzheimer’s disease in a population-based sample of early old-age men. Alzheimers Dement. 2023 Aug 25. doi: 10.1002/alz.13407. Epub ahead of print. Negli ultimi anni, i marcatori plasmatici hanno assunto un maggiore rilievo per la diagnosi e lo screening della malattia di Alzheimer, data la loro più semplice ed economica quantificazione rispetto ai biomarcatori liquorali. Tuttavia le determinanti  genetiche/ambientali dei marcatori plasmatici sono ancora in fase di studio.  […]

20 Settembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Ereditabilità dei biomarcatori plasmatici di malattia di Alzheimer

Prevalenza e prognosi della presenza di proteina Tau nel liquido cerebrospinale in assenza di Beta-amiloide

A cura di Silvia Saglia Erickson P, Simrén J, Brum WS, Ennis GE, Kollmorgen G, Suridjan I, Langhough R, Jonaitis EM, Van Hulle CA, Betthauser TJ, Carlsson CM, Asthana S, Ashton NJ, Johnson SC, Shaw LM, Blennow K, Andreasson U, Bendlin BB, Zetterberg H; ADNI Cohort. Prevalence and Clinical Implications of a β-Amyloid-Negative, Tau-Positive Cerebrospinal Fluid Biomarker Profile in Alzheimer Disease. JAMA Neurol. 2023 Jul 31:e232338. doi: 10.1001/jamaneurol.2023.2338. L’analisi dei biomarcatori presenti nel liquido cerebrospinale (CSF) può fornire supporto alla diagnosi clinica di malattia di Alzheimer (AD), permettendo di rilevare alterazioni nelle due proteine che caratterizzano la malattia – amiloide e tau. Mentre una riduzione della proteina amiloide (A+) nel CSF sembra aumentare il rischio di sviluppare declino cognitivo, meno chiaro è se un aumento di proteina tau in assenza di amiloide (A-T+) sia associato a decadimento cognitivo. […]

24 Agosto 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Prevalenza e prognosi della presenza di proteina Tau nel liquido cerebrospinale in assenza di Beta-amiloide

Un approccio data-driven per studiare profilo e progressione della deposizione di proteina tau tramite PET

A cura di Giulia Quattrini Tosun D, Thropp P, Southekal S, Spottiswoode B, Fahmi R; Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Profiling and predicting distinct tau progression patterns: An unsupervised data-driven approach to flortaucipir positron emission tomography. Alzheimers Dement. 2023 Jun 8. doi: 10.1002/alz.13164. Epub ahead of print. La malattia di Alzheimer (AD) è caratterizzata dalla presenza di placche di proteina beta-amiloide aggregata (Aβ) e da grovigli neurofibrillari contenenti proteina tau iperfosforilata (NFTs), e conseguente neurodegenerazione e declino cognitivo. Studi longitudinali hanno evidenziato che la densità e la distribuzione spaziale dei NFTs potrebbero essere predittivi della gravità e della progressione clinica della malattia. Tali evidenze risultano particolarmente rilevanti alla luce degli ultimi risultati sull’efficacia delle terapie anti-Aβ, i quali mostrano che i maggiori benefici si avrebbero nei soggetti nei quali gli accumuli di NFTs sono ancora circoscritti. Riuscire a definirei le caratteristiche predittive del futuro accumulo di NFTs permetterebbe di identificare la finestra temporale ottimale per la somministrazione delle terapie. […]

29 Giugno 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Un approccio data-driven per studiare profilo e progressione della deposizione di proteina tau tramite PET

Compromissione cognitiva e funzionale prima della diagnosi di malattia neurodegenerativa

A cura di Claudio Singh Solorzano Swaddiwudhipong N, Whiteside DJ, Hezemans FH, Street D, Rowe JB, Rittman T. Pre-diagnostic cognitive and functional impairment in multiple sporadic neurodegenerative diseases. Alzheimers Dement. 2023 May;19(5):1752-1763. doi: 10.1002/alz.12802. I meccanismi fisiopatologici che portano a malattia neurodegenerativa iniziano molti anni prima della sua diagnosi. Conoscere i cambiamenti cognitivi e funzionali nelle fasi pre-diagnostiche può essere importante per sviluppare trattamenti preventivi; tuttavia gli studi su questo argomento sono molto pochi. […]

15 Giugno 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Compromissione cognitiva e funzionale prima della diagnosi di malattia neurodegenerativa

Attività fisica e prevenzione della demenza: quando iniziare e in che misura?

A cura di Elena Gatti James SN, Chiou YJ, Fatih N, Needham LP, Schott JM, Richards M. Timing of physical activity across adulthood on later-life cognition: 30 years follow-up in the 1946 British birth cohort. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2023 May;94(5):349-356. doi: 10.1136/jnnp-2022-329955. Le stime di prevalenza della demenza parlano di circa 44 milioni di persone affette da demenza in tutto il mondo, con un numero che dovrebbe triplicare entro il 2050. Tra i fattori di rischio potenzialmente modificabili, che possono conferire fino al 40% di rischio in meno di sviluppare demenza, l’attività fisica è uno dei più studiati. Tuttavia, è ancora da stabilire l’effetto che il tempo dedicato, la frequenza o la continuità dell’attività nel corso di tutta una vita possano avere sulla cognitività o se, peraltro, vi siano periodi così detti “sensibili” per l’esposizione all’attività fisica che conferiscano un particolare beneficio sulla salute cognitiva.  […]

4 Maggio 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Attività fisica e prevenzione della demenza: quando iniziare e in che misura?

Ipertensione e declino cognitivo

A cura di Valentina Saletti Siedlinski M, Carnevale L, Xu X, Carnevale D, Evangelou E, Caulfield MJ, Maffia P, Wardlaw J, Samani NJ, Tomaszewski M, Lembo G, Holmes MV, Guzik TJ. Genetic analyses identify brain structures related to cognitive impairment associated with elevated blood pressure. Eur Heart J. 2023 Mar 27:ehad101. doi: 10.1093/eurheartj/ehad101. L’ipertensione, ossia l’aumento della pressione arteriosa, è uno dei principali fattori di rischio modificabili per la mortalità in tutto il mondo. Diversi studi osservazionali hanno infatti dimostrato che l’ipertensione ha un impatto significativo sul funzionamento cerebrale e contribuisce allo sviluppo di malattie cerebrovascolari e demenza. Tuttavia, i cambiamenti funzionali e strutturali nel cervello che mediano la relazione tra l’aumento della pressione e il deterioramento cognitivo rimangono sconosciuti. […]

20 Aprile 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Ipertensione e declino cognitivo

La presenza di proteina tau a livello corticale è associata al danno sinaptico nella malattia di Alzheimer: uno studio in-vivo

A cura di Giulia Quattrini “Cortical tau is associated with microstructural imaging biomarkers of neurite density and dendritic complexity in Alzheimer’s disease.” Weston PSJ et al., Alzheimers Dement. 2023 Mar 18.doi: 10.1002/alz.13011. Nella maggior parte dei casi di malattia di Alzheimer (AD), l’accumulo dei grovigli neurofibrillari (NFTs) di proteina tau iperfosforilata sembra iniziare nel lobo temporale mediale, per propagarsi successivamente in tutta la neocorteccia. Le distribuzioni topografiche dei NFTs e della neurodegenerazione sono strettamente associate tra loro ma i meccanismi sottostanti il danno corticale tau-mediato non sono stati ancora del tutto chiariti. […]

5 Aprile 2023|News Medici|Commenti disabilitati su La presenza di proteina tau a livello corticale è associata al danno sinaptico nella malattia di Alzheimer: uno studio in-vivo