A cura di Giulia Quattrini

Staging β-Amyloid Pathology With Amyloid Positron Emission Tomography.
Mattsson N, Palmqvist S, Stomrud E, Vogel J, Hansson O.
JAMA Neurol. 2019 Jul 17. doi: 10.1001/jamaneurol.2019.2214.

L’accumulo di proteina β-amiloide (Aβ), una delle principali caratteristiche patofisiologiche della malattia di Alzheimer (AD), precede nel tempo l’insorgenza della sintomatologia cognitiva e interessa progressivamente aree cerebrali diverse. Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio longitudinale per identificare gli stadi attraverso i quali si evolve la patologia amiloide. Sono stati coinvolti 304 soggetti senza decadimento cognitivo, 384 con decadimento cognitivo lieve (MCI) e 53 con AD. Ad ogni time-point (2, 4 e 6 anni) i partecipanti sono stati sottoposti ad un esame PET per Aβ, a risonanza magnetica strutturale e analisi del CSF. In base alla presenza di Aβ nel CSF e in base alla positività/negatività alla PET sono state definiti 4 stadi di progressione: stadio 0 (prevalentemente soggetti cognitivamente sani), stadio 1 (sia sani che MCI), stadio 2 (prevalentemente MCI) stadio 3 (prevalentemente AD). Le analisi hanno mostrato che le prime regioni interessate dall’accumulo di Aβ sono le aree frontali/orbitofrontali e parietali posteriori. Ciascuno stadio presenta caratteristiche e progressione clinica specifiche.  Le analisi longitudinali hanno evidenziato che ogni stadio è associato al rischio di progredire alla stadio successivo. Il sistema è stato replicato e validato tramite una seconda coorte indipendente di 474 soggetti. I ricercatori concludono che tale sistema potrebbe essere utile sia nella pratica clinica per la diagnosi precoce, sia in ambito di ricerca per lo sviluppo di nuovi trattamenti e lo studio della progressione della malattia.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31314895