Fong TG et al. (2015)
The interface between delirium and dementia in elderly adults.
Lancet Neurol. 14:823-832.

Il Delirium (o stato confusionale acuto) è una condizione clinica caratterizzata principalmente da difficoltà di attenzione con esordio acuto e andamento fluttuante e da marcata alterazione dello stato di coscienza. Si verifica frequentemente nei pazienti anziani ospedalizzati e comporta significative complicanze nella gestione del malato, oltre ad essere associato ad una peggiore prognosi a lungo termine e all’insorgenza di declino cognitivo e demenza. Allo stesso tempo, la presenza di una diagnosi di demenza è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di delirium nei pazienti anziani, rendendone così difficile il riconoscimento e, di conseguenza, il trattamento.
In questa recente revisione della letteratura, alcuni dei principali esperti nello studio del delirium analizzano gli studi che hanno cercato di indagare, tramite differenti metodiche, quali siano le cause patofisiologiche alla base della relazione reciproca tra delirium e demenza. Dati autoptici post-mortem hanno mostrato come una storia di delirium non fosse associata ai correlati neuropatologici delle differenti forme di demenza, quali tau neurofibrillare, carico di amiloide, presenza di allele e4 dell’apolipoproteina E, lesioni vascolari e patologia dei corpi di Lewy. I dati di neuroimmagine su questa popolazione ad oggi, sembrano confermare in parte questo dato, sebbene siano limitati da campioni piccoli e difficoltà metodologiche. Le analisi sui biomarcatori ricavati dal liquor cerebrospinale (CSF) hanno mostrato associazioni tra delirium e marcatori infiammatori e, in pazienti che sviluppavano delirium in seguito a interventi chirurgici, livelli più patologici pre-intervento dei principali biomarcatori del CSF per la Malattia di Alzheimer. Le evidenze ad oggi disponibili, peratanto, non permettono di trarre conclusioni chiare sul meccanismo patofisiologico alla base dell’interdipendenza tra delirium e demenza, nonostante la rilevanza clinica ed epidemiologica di questa condizione.

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