Lehallier B. et al. (2015)
Combined Plasma and Cerebrospinal Fluid Signature for the Prediction of Midterm Progression From Mild Cognitive Impairment to Alzheimer Disease
JAMA Neurology.

Recentemente, un gruppo di ricercatori, guidati da Markus Britschgi, ha investigato il ruolo predittivo nella malattia di Alzheimer di più di 200 marcatori. A tale scopo sono stati selezionati 94 soggetti con diagnosi di decadimento cognitivo lieve (MCI) partecipanti all’Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative (ADNI, http://adni.loni.usc.edu/). Su questo campione sono state considerate 224 variabili, tra cui le caratteristiche cliniche e demografiche, i punteggi ai diversi test neuropsicologici, i dati provenienti dalle immagini di risonanza magnetica e dallo status genetico e i marcatori presenti nel sangue e nel CSF. I ricercatori hanno quindi analizzato quali tra questi marcatori predicevano la conversione da una diagnosi MCI ad una diagnosi di Alzheimer (AD).
Dai risultati è emerso come i tipici marcatori di AD, quali la proteina beta-amiloide-42, tau, e tau fosforilata non risultavano predittori di conversione affidabili. Invece, una combinazione di 6 diversi fattori – due nel plasma e quattro nel CSF – predicevano la progressione con una accuratezza diagnostica dell’80%, una sensibilità dell’88% e una specificità del 70%: i soggetti che convertivano da MCI a AD mostravano aumentati livelli nel sangue di apolipoproteina A-II e cortisolo, così come un aumento dei livelli di fattori di crescita dei fibroblasti (FGF-4) e una diminuzione dei livelli di fattore di necrosi tumorale ”TRAIL-R3” nel CSF. Inoltre, sebbene i livelli nel CSF di calcitonina e di proteina heart-type FABP (FABP-heart) non fossero significativamente diversi tra MCI stabili e MCI convertiti, aumentavano la predizione di conversione del modello. Gli stessi autori evidenzino cautela nell’interpretazione dei loro risultati e del ruolo del cortisolo e di queste 5 proteine nel processo neurodegenerativo. Tuttavia questo lavoro apre nuove possibilità di ricerca nell’identificazione di marcatori per la malattia di Alzheimer.

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