A cura di Michela Rampini

In their own words: How family carers of people with dementia understand resilience.
O’Dwyer S.T., Moyle W., Taylor T., Creese J., Zimmer-Gembeck M.
Behav. Sci. 2017, 7, 57.DOI: 10.3390/bs7030057

Vi sono molte ricerche sulla resilienza dei familiari di persone con malattia di Alzheimer ma nessuna di queste ha mai preso in considerazione il pensiero dei parenti stessi sull’argomento.
Lo scopo di questo studio australiano era proprio questo: indagare quali sono le definizioni che i familiari danno del termine “resilienza” e quali pensano possano essere i fattori che la costituiscono. Sono stati intervistati telefonicamente ventuno familiari che si occupano o si sono occupati in prima persona dell’assistenza del proprio caro malato. Le loro risposte  hanno permesso ai ricercatori di individuare tre temi: la presenza di resilienza, il suo percorso e le caratteristiche delle persone resilienti. Sebbene faticassero a definire il termine, la grande maggioranza degli intervistati si dichiarava resiliente poiché aveva affrontato molte sfide, perseverato per superare le difficoltà, accettato la situazione che si trovava a fronteggiare con il paziente e resistito alle esperienze negative. Quasi tutti gli intervistati non avevano mai riflettuto sul loro operato: l’urgenza del prestare cura al familiare con demenza aveva dato loro pochi momenti di pausa in cui poter prendere in considerazione l’importanza dei loro successi. Tutti gli intervistati erano concordi nel dire che la resistenza poteva essere sia un fattore innato che una caratteristica appresa con l’esperienza ed hanno provato ad individuare una serie di caratteristiche biologiche, psicologiche e sociali comuni nelle persone più resilienti. Queste le più condivise: proattività, determinazione, consapevolezza, pazienza, flessibilità, creatività. Le persone più resilienti, secondo i familiari, erano maggiormente interessate a ricercare informazioni sulla malattia, riflessive, capaci di costruire routine di gestione quotidiana e di esternare le proprie emozioni e, soprattutto, ben disposte a far tesoro dei consigli e delle esperienze portate dagli altri.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28825686