Anche io come Enzo vorrei dare un contributo, raccontarVi della mia cara mamma ammalata di Alzheimer dal lontano 2004.

Anche per me la vita quotidiana e’ diventata una routine: lavoro, spesa casa, senza piu’ uno stimolo; quando mi diverto, quando passo una serata fra amici, faccio una passeggiata, il mio pensiero corre da lei, sopratutto nel mio tempo libero.

La mia mamma ha solo 77 anni; era una donna dinamica , attiva. Adesso non la riconosco più: perde qualcosa ogni giorno, diventa sempre più magra; ho vissuto con lei l’inizio della malattia: e’ stato tremendo per lei e per me, con mio padre siamo riusciti a gestire la cosa per 6 anni e, alla fine, siamo stati costretti ad affidarci a badanti. Mai ad una fissa perchè tutte, dopo 4 mesi ti piantano in asso, anche se le tratti come delle regine.

E’ una tortura vederla spegnersi giorno per giorno: ritorna bambina , le piacciono le mie coccole: me la stringo forte sempre perchè so che un giorno non ci sarà più. Adesso, quando e’ calma, ride, mi accarezza , una cosa bella, a volte ricorda ancora il mio nome: Teresa. Quando lo pronuncia, il mio cuore si rallegra e anch’io, quando vado via, sono costretta a dirle una bugia. Lei rimane tranquilla sono io che scoppio in lacrime prima ancora di uscire dal cancello. Avrò per sempre un rimorso, quello di non averla assistita, io, l’unica figlia, per la mancata collaborazione di mio fratello, che non perdonerò.

Teresa