A cura di Evita Tomasoni

Avargues-Navarro ML, Borda-Mas M, Campos-Puente ALM, Pérez-San-Gregorio MÁ, Martín-Rodríguez A, Sánchez-Martín M.
Caring for Family Members With Alzheimer’s and Burnout Syndrome: Impairment of the Health of Housewives. Front Psychol. 2020 Apr 21;11:576. doi: 10.3389/fpsyg.2020.00576. PMID: 32373005.

Lavorare come casalinga può essere un fattore di rischio psicosociale che comporta stress cronico e burnout; il rischio potrebbe aumentare quando la casalinga deve anche assumere il ruolo di caregiver di un familiare affetto dalla malattia di Alzheimer. La sindrome del burnout è una condizione caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e derealizzazione personale. Un gruppo di ricercatori spagnoli ha recentemente condotto uno studio su 193 casalinghe, 96 delle quali erano anche caregiver di un membro della famiglia affetto da malattia di Alzheimer. L’obiettivo era quello di capire come la sindrome del burnout potesse influenzare la salute generale, e in particolare l’insorgere di disturbi emotivi come ansia e depressione. I risultati hanno evidenziato che il burnout era presente in una percentuale significativa di partecipanti, ma le casalinghe caregiver hanno mostrato livelli di esaurimento emotivo più elevati, oltre ad un maggior rischio di soffrire di disturbi emotivi e ad una maggiore incidenza sullo stato di salute generale. In sintesi, il ruolo di casalinga è risultato essere di per sé un fattore di rischio per lo sviluppo di stress e esaurimento, che influenza la salute fisica e psicologica. Ciò si accentua ancora di più quando coincide con il ruolo di caregiver.

Alla luce di questi risultati, i ricercatori suggeriscono alcuni interventi che sarebbero utili per prevenire il burnout e le alterazioni emotive che ne derivano. Alcuni di questi interventi dovrebbero essere rivolti alla collettività per favorire una nuova immagine della casalinga; altri servirebbero per facilitare l’accesso di queste donne a servizi di supporto sociale e familiare. Altri interventi sarebbero utili per insegnare loro le tecniche per prendersi cura dei pazienti nelle diverse fasi della malattia, così come le tecniche di gestione del tempo che favoriscano la conciliazione delle cure con la loro partecipazione alla vita sociale. Infine, sarebbero anche utili azioni più personalizzate incentrate sul rafforzamento delle risorse personali e psicologiche per consentire a queste donne di regolare le loro emozioni e gestire lo stress in modo soddisfacente.

Potete trovare maggiori informazioni al seguente link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32373005/