A cura di Valentina Saletti

Too Many Choices Confuse Patients With Dementia
Hamdy RC, Lewis JV, Kinser A Depelteau A, Copeland R, Kendall-Wilson T, Whalen K.
Gerontology & Geriatric Medicine. 2017;3:1-7. doi:10.1177/2333721417720585

Spesso chi assiste persone affette da demenza deve interfacciarsi con comportamenti e reazioni impulsive, che possono degenerare in escalation catastrofiche e difficili da gestire. Questo è uno degli aspetti che rende complesso il ruolo della persona che si prende cura del malato (caregiver). A questo proposito, un recente studio ha messo in luce l’esistenza di diversi modi per prevenire il peggioramento di comportamenti del malato che a primo impatto possono essere giudicati dal caregiver come imprevedibili ed insensati. Innanzitutto risulta fondamentale sforzarsi di comprendere il motivo di atteggiamenti apparentemente incomprensibili, secondariamente è importante partire dalla consapevolezza che manifestazioni aggressive o oppositive fanno parte della malattia e non vanno, quindi, ricondotte alla volontà della persona con demenza. Partendo da questi presupposti è consigliabile cercare di non assegnare delle attività o porre il proprio caro di fronte a più scelte, poiché nonostante si tratti di azioni a fin di bene, in realtà potrebbero avere conseguenze opposte a quelle attese, in quanto tendono a creare maggiore confusione nel malato e ad essere vissute da quest’ultimo come imposizioni. Per questo motivo è più opportuno cercare di comprendere meglio le intenzioni del proprio caro, coinvolgendolo nella scelta delle proprie azioni attraverso rassicurazioni e supporto da parte dei familiari. Inoltre è fondamentale che il caregiver abbia la consapevolezza che le sue reazioni possono avere un forte impatto sul comportamento della persona malata, che in molti casi può degenerare. Nonostante sia difficile gestire determinati comportamenti del malato, sforzarsi di comprenderli e contestualizzarli può essere una soluzione di grande sostegno per il caregiver, che potrebbe limitare, se non addirittura evitare, situazioni che potrebbero degenerare.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28904992