A cura di Valentina Saletti

Farnsworth von Cederwald B, Josefsson M, Wåhlin A, Nyberg L, Karalija N.
Association of Cardiovascular Risk Trajectory With Cognitive Decline and Incident Dementia.
Neurology. 2022 May 17;98(20):e2013-e2022. doi: 10.1212/WNL.0000000000200255.

Uno studio pubblicato su Neurology ha esaminato come il sommarsi nel tempo ad un ritmo più rapido di fattori di rischio, quali ad esempio l’ipertensione, il diabete, l’obesità e il fumo, comporti una maggiore probabilità di sviluppare la demenza di Alzheimer o la demenza vascolare. Lo studio ha analizzato i dati di 1.244 persone (con un’età media di 55 anni), considerate sane da un punto di vista cardiovascolare e cognitivo a inizio studio. Ogni cinque anni, per un massimo di 25 anni, i partecipanti sono stati sottoposti a test di memoria, questionari sullo stile di vita, prelievi ematici e visite mediche. Il rischio di malattie cardiovascolari in ciascun soggetto è stato valutato attraverso il Framingham Risk Score (FRS); punteggio che tiene in considerazione anche di fattori come età, sesso, indice di massa corporea, pressione sanguigna, fumo e diabete.  Dai risultati del presente studio è emerso che nel tempo il rischio di malattie cardiovascolari è aumentato moderatamente nel 60% dei partecipanti, il 18% ha avuto un aumento a ritmo accelerato mentre nel 22% delle persone l’FRS ha subito minime variazioni. Lo studio ha, dunque, evidenziato come le persone con un rischio accelerato avevano una probabilità da 3 a 6 volte maggiore di sviluppare demenza di Alzheimer e un rischio da 3 a 4 volte superiore di sviluppare la demenza vascolare rispetto alle persone con un punteggio all’FRS stabile. I ricercatori hanno quindi evidenziato l’importanza di tenere sotto controllo la combinazione e l’accumulo nel tempo dei diversi fattori di rischio, suggerendo di agire e trattare quelli modificabili (riducendo ad esempio il fumo, l’ipertensione ecc) a favore di un maggior benessere dal punto di vista cardiovascolare. Tuttavia questo studio si concentra prevalentemente sul rischio cardiovascolare nello sviluppo della demenza, quindi andrebbero presi in considerazioni altri fattori che potrebbero incidere in tal senso.

Potete trovare l’articolo originale al seguente link:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35444051/