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02 luglio 2024: la Food and Drug Administration approva Donanemab

A cura di Michela Rampini Non si è fatta attendere molto l’approvazione di donanemab da parte della FDA dopo che, il 10 giugno 2024, il comitato scientifico indipendente aveva dato all’unanimità il suo parere positivo. Donanemab (nome commerciale Kisunla) potrà, quindi, essere utilizzato negli Stati Uniti per il trattamento di persone con decadimento cognitivo lieve (MCI) o malattia di Alzheimer (AD) in fase lieve con evidenza di amiloidosi cerebrale. […]

11 Luglio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su 02 luglio 2024: la Food and Drug Administration approva Donanemab

Ruolo del cortisolo nella relazione tra riserva cognitiva e funzionamento cognitivo nella malattia di Alzheimer

A cura di Claudio Singh Solorzano Yerramalla MS, Darin-Mattsson A, Udeh-Momoh CT, Holleman J, Kåreholt I, Aspö M, Hagman G, Kivipelto M, Solomon A, Marseglia A, Sindi S. Cognitive reserve, cortisol, and Alzheimer’s disease biomarkers: A memory clinic study. Alzheimers Dement. 2024 Jun 4. doi: 10.1002/alz.13866. Epub ahead of print. Sempre più studi confermano che la riserva cognitiva possa giocare un ruolo importante nel prevenire il declino cognitivo e lo sviluppo di demenza. Un potenziale fattore che potrebbe andare a ridurre questo effetto protettivo è lo stress psicologico e fisiologico, di cui il cortisolo è uno dei biomarker principali. Considerando l’associazione tra cortisolo e declino cognitivo e la possibilità di ridurre i livelli di stress mediante interventi psicosociali e psicoeducativi, ulteriori ricerche in questo ambito sono necessarie. […]

27 Giugno 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Ruolo del cortisolo nella relazione tra riserva cognitiva e funzionamento cognitivo nella malattia di Alzheimer

Il futuro di donanemab

A cura di Michela Rampini Donanemab è un farmaco anti-amiloide attualmente in fase di valutazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) e dell’European Medicine Agency (EMA), le agenzie del farmaco americana ed europea. Nell’ambito del processo di revisione, FDA ha chiesto ad un comitato scientifico indipendente un parere riguardo ai dati presentati da Ely Lilly, la casa farmaceutica che ha messo a punto la molecola. Il 10 giugno 2024 il comitato scientifico, formato da 11 membri esperti, dopo avere revisionato i dati di efficacia e sicurezza ad oggi disponibili ha dato all’unanimità parere positivo su donanemab. […]

27 Giugno 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Il futuro di donanemab

La sfida di essere caregiver nella Demenza a Corpi di Lewy

A cura di Ilaria Passeggia Armstrong MJ, Dai Y, Sovich K, LaBarre B, Paulson HL, Maixner SM, Fields JA, Lunde AM, Forsberg LK, Boeve BF, Manning CA, Galvin JE, Taylor AS, Li Z. Caregiver Experiences and Burden in Moderate-Advanced Dementia With Lewy Bodies. Neurol Clin Pract. 2024 Jun;14(3):e200292. doi: 10.1212/CPJ.0000000000200292. Le esperienze di chi si prende cura di un proprio caro malato (caregiver informale) possono essere differenti a seconda della tipologia di demenza; diversi studi dimostrano, infatti, che il carico assistenziale è più elevato nei caregiver di persone affette da demenza a corpi di Lewy (DLB) rispetto a quelli di pazienti con malattia di Alzheimer (AD), potenzialmente in relazione alla maggiore presenza di sintomi neuropsichiatrici nella DLB, quali ad esempio allucinazioni, deliri, fluttuazioni dei sintomi cognitivi e comportamentali.  […]

13 Giugno 2024|News Familiari|Commenti disabilitati su La sfida di essere caregiver nella Demenza a Corpi di Lewy

Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Perché questa ricerca? L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L’apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale. […]

13 Giugno 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

A cura di Silvia Saglia Genetic predisposition, modifiable lifestyles, and their joint effects on human lifespan: evidence from multiple cohort studies. Bian Z, Wang L, Fan R, Sun J, Yu L, Xu M, Timmers PRHJ, Shen X, Wilson JF, Theodoratou E, Wu X, Li X. BMJ Evid Based Med. 2024 Apr 29. doi: 10.1136/bmjebm-2023-112583. La longevità è influenzata da una combinazione di fattori genetici e non genetici, inclusi i comportamenti legati allo stile di vita. Comprendere come queste variabili interagiscono può fornire indicazioni cruciali per strategie di prevenzione e promozione della salute. Un recente studio longitudinale ha analizzato dati provenienti da tre grandi coorti coinvolgendo 353.742 adulti di origine europea reclutati tra il 2006 e il 2010, seguiti fino al 2021. I partecipanti sono stati classificati in base al loro punteggio di rischio genetico in tre categorie: basso, intermedio e alto. Un punteggio di stile di vita sano è stato calcolato considerando fattori come dieta, attività fisica, consumo moderato di alcol e fumo. L’analisi ha valutato l’impatto combinato del rischio genetico e del comportamento sul rischio di mortalità e sull’aspettativa di vita. […]

30 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

A cura di Dr.ssa Samantha Galluzzi Brain Health Registry Italia, il registro italiano per la salute del cervello, è un progetto unico ed innovativo promosso dall’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia. Sono tante le persone in Italia che vorrebbero partecipare a studi di ricerca sulla prevenzione, la diagnosi o la cura della malattia di Alzheimer e dei disturbi della memoria, ma spesso non hanno modo di venire a conoscenza degli studi disponibili e contattare i ricercatori che li conducono per segnalare la loro disponibilità a parteciparvi. […]

30 Maggio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

A cura di Silvia Saglia Genetic predisposition, modifiable lifestyles, and their joint effects on human lifespan: evidence from multiple cohort studies. Bian Z, Wang L, Fan R, Sun J, Yu L, Xu M, Timmers PRHJ, Shen X, Wilson JF, Theodoratou E, Wu X, Li X. [...]

30 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Impatto dello stile di vita sulla longevità in relazione al rischio genetico

BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

A cura di Dr.ssa Samantha Galluzzi Brain Health Registry Italia, il registro italiano per la salute del cervello, è un progetto unico ed innovativo promosso dall’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia. Sono tante le persone in Italia che vorrebbero partecipare a studi di ricerca sulla prevenzione, la diagnosi o la cura della malattia di Alzheimer e dei disturbi della memoria, ma spesso non hanno modo di venire a conoscenza degli studi disponibili e contattare i ricercatori che li conducono per segnalare la loro disponibilità a parteciparvi. […]

30 Maggio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su BHR ITALIA: progetto di sviluppo della piattaforma “Brain Health Registry Italia”

Il gene APOE4 e la biologia Alzheimer

A cura di Samantha Galluzzi e Elena Gatti Fortea J, Pegueroles J, Alcolea D, Belbin O, Dols-Icardo O, Vaqué-Alcázar L, Videla L, Gispert JD, Suárez-Calvet M, Johnson SC, Sperling R, Bejanin A, Lleó A, Montal V. APOE4 homozygozity represents a distinct genetic form of Alzheimer’s disease. Nat Med. 2024 May 6. doi: 10.1038/s41591-024-02931-w. Epub ahead of print. È stata diffusa recentemente dalla stampa nazionale la notizia della ‘scoperta’ di una nuova forma genetica di malattia di Alzheimer, nella quale gli individui portatori di due copie (omozigoti) della variante APOE4 del gene dell’apolipoproteinaE ‘quasi certamente si ammaleranno di Alzheimer’, come riportato su molti comunicati stampa. La variante genetica APOE4 è un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer sporadica (non ereditaria) noto già da 30 anni. […]

16 Maggio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Il gene APOE4 e la biologia Alzheimer