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Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale

A cura di Claudio Singh Solorzano Robinson CG, Lee J, Min PH, Przybelski SA, Josephs KA, Jones DT, Graff-Radford J, Boeve BF, Knopman DS, Jack CR Jr, Petersen RC, Machulda MM, Fields JA, Lowe VJ. Significance of a positive tau PET scan with a negative amyloid PET scan. Alzheimers Dement. 2023 Dec 30. doi: 10.1002/alz.13608. Epub ahead of print. Nel continuum della malattia di Alzheimer (AD), l’accumulo di proteina beta-amiloide (A+) nel cervello risulta essere l’evento primario della cascata patofisiologica, a cui seguono accumulo di proteina tau-iperfosforilata (T+) e neurodegenerazione. Quando una persona presenta livelli normali di proteina beta-amiloide (A-) e livelli anormali di proteina tau-iperfosforilata nel cervello (T+), viene categorizzata come “suspected non-AD pathophysiology (SNAP)” o “primary age-related tauopathy (PART)”, una condizione verosimilmente non legata ad AD. Tuttavia questa condizione è poco frequente nella popolazione generale e non è chiara la prognosi di malattia in questo gruppo, ossia se abbia un maggiore rischio di sviluppare declino cognitivo. […]

11 Gennaio 2024|News Medici|Commenti disabilitati su Performance cognitiva in persone con patologia tau in assenza di amiloidoisi cerebrale

Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Perché questa ricerca? L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L’apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale. In questo studio valuteremo se l’esperienza della realtà virtuale combinata all’intervento psicoeducativo, ne amplifica i benefici noti. […]

11 Gennaio 2024|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Piccoli spunti per vivere con serenità le festività

A cura di Cristina Festari Le tradizioni familiari legate alle festività natalizie possono risultare complesse da gestire e vivere per una persona con demenza. Bastano alcuni piccoli accorgimenti per creare un’atmosfera festiva e inclusiva. Ecco alcuni suggerimenti: – Mantieni le routine. Lo stravolgimento della routine giornaliera può sopraffare le persone con demenza. Mantenere alcune routine, come consumare i pasti a orari regolari e in un ambiente familiare, garantire il riposino post-prandiale, aiuterà a limitare la confusione.  […]

14 Dicembre 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Piccoli spunti per vivere con serenità le festività

Tecnologia e Malattia di Alzheimer

A cura di Eleonora Mugherino Bevilacqua R, Maranesi E, Felici E, Margaritini A, Amabili G, Barbarossa F, Bonfigli AR, Pelliccioni G, Paciaroni L. Social robotics to support older people with dementia: a study protocol with Paro seal robot in an Italian Alzheimer’s day center. Front Public Health. 2023 Jun 21;11:1141460. doi: 10.3389/fpubh.2023.1141460. In un centro diurno italiano per pazienti con Malattia di Alzheimer (AD), è stato condotto uno studio sperimentale per indagare quanto l’utilizzo della tecnologia potesse migliorare la qualità della vita dei pazienti. Nello specifico, 20 soggetti con AD sono stati divisi in 2 gruppi di trattamento; al gruppo sperimentale, oltre alle abituali attività di laboratorio (pittura, cucina, orto, musicoterapia) e di stimolazione cognitiva eseguite dal gruppo di controllo, è stato proposto l’utilizzo di un innovativo strumento tecnologico: “Paro”, un robot, con sembianze di animale.  […]

14 Dicembre 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Tecnologia e Malattia di Alzheimer

La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

A cura di Ilaria Passeggia “Associations between psychological therapy outcomes for depression and incidence of dementia”John A. et al., Psychological Medicine. 2023 Diverse ricerche e metanalisi hanno dimostrato come la depressione rappresenti un fattore di rischio potenzialmente modificabile per tutte le forme di demenza. Tuttavia, non è noto se i benefici derivanti dal trattamento dei sintomi depressivi attraverso interventi psicologici siano associati a una minore incidenza di demenza. A tale proposito, un recente studio ha voluto indagare questa possibile correlazione su un campione di 119.808 persone di età superiore ai 65 anni che avevano effettuato una terapia psicologica tra il 2012 e il 2019 in specifici servizi di salute presenti in Inghilterra. […]

30 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su La riduzione dei sintomi depressivi attraverso la terapia psicologica: un’arma vincente contro la demenza?

Caregiver’s Christmas: evento culturale e informativo gratuito dedicato ai familiari

In vista delle prossime festività natalizie il personale dell’Istituto IRCCS Fatebenefratelli organizza una serata per familiari e pazienti con disturbi neurodegenerativi, un’occasione per incontrarsi, conoscersi e scambiarsi auguri e informazioni. La serata si aprirà con i saluti del Dott Renzo Baldo, Direttore Generale, e interverranno [...]

30 Novembre 2023|IN EVIDENZA, ULTIM'ORA|Commenti disabilitati su Caregiver’s Christmas: evento culturale e informativo gratuito dedicato ai familiari

Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

A cura di Silvia Saglia Schoonhoven DN, Coomans EM, Millán AP, van Nifterick AM, Visser D, Ossenkoppele R, Tuncel H, van der Flier WM, Golla SSV, Scheltens P, Hillebrand A, van Berckel BNM, Stam CJ, Gouw AA. Tau protein spreads through functionally connected neurons in Alzheimer’s disease: a combined MEG/PET study. Brain. 2023 Oct 3;146(10):4040-4054. doi: 10.1093/brain/awad189 Ricerche sulla malattia di Alzheimer (AD) suggeriscono che la diffusione della proteina tau a livello cerebrale avvenga seguendo le connessioni neuronali. Un recente studio cross-sectional pubblicato sulla rivista scientifica Brain ha sfruttato un modello matematico per simulare la propagazione della proteina tau lungo le connessioni (i) funzionali, (ii) strutturali o (iii) per prossimità spaziale. La predizione del modello è stata confrontata con la quantificazione in-vivo tramite tau-PET in una coorte di partecipanti sani (n=25) e soggetti con patologia amiloide nei diversi stadi di malattia (disturbo soggettivo di memoria, decadimento cognitivo lieve, patologia conclamata; n=57). […]

16 Novembre 2023|News Medici|Commenti disabilitati su Diffusione della proteina Tau lungo le connessioni neuronali funzionali

NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

È attualmente attivo presso il nostro Centro lo studio NEST4AD, uno studio di stimolazione non-invasiva dei circuiti cerebrali coinvolti nella malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di testare se la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (rTMS) possa modulare la comunicazione tra le aree di una specifica rete neuronale, denominata “default mode network (DMN), la quale gioca un ruolo chiave per la memoria autobiografica ed episodica. […]

16 Novembre 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su NEST4AD: uno studio di stimolazione magnetica non-invasiva per preservare la memoria

Comportamento sedentario e demenza negli anziani

A cura di Elena Gatti Raichlen DA, Aslan DH, Sayre MK, Bharadwaj PK, Ally M, Maltagliati S, Lai MHC, Wilcox RR, Klimentidis YC, Alexander GE. Sedentary Behavior and Incident Dementia Among Older Adults. JAMA. 2023 Sep 12;330(10):934-940. doi: 10.1001/jama.2023.15231. Diversi studi hanno dimostrato come il comportamento sedentario (definito come qualsiasi attività passiva, come sdraiarsi o sedersi e caratterizzata da un basso dispendio energetico) risulti essere uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza e il peggioramento di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, obesità e depressione; tuttavia, l’associazione tra sedentarietà e rischio di insorgenza di demenza non è ancora del tutto chiaro. Questo studio retrospettivo ha dunque avuto l’obiettivo di determinare l’esistenza di un aumentato rischio di sviluppo di demenza, dovuta a qualsiasi tipo di causa, in pazienti con maggiore abitudine alla sedentarietà. […]

2 Novembre 2023|News Familiari|Commenti disabilitati su Comportamento sedentario e demenza negli anziani

Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste

Perché questa ricerca? L’assistenza domiciliare dei pazienti affetti da malattie di Alzheimer (AD) è spesso delegata a familiari, i cosiddetti caregiver informali. Tale assistenza può essere psicologicamente, fisicamente e finanziariamente onerosa e può esporre i caregiver a maggiore vulnerabilità per malattie psicofisiche. Studi sui tradizionali interventi di psicoeducazione (cicli di incontri in cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per l’assistenza) ne hanno dimostrato l’effetto positivo sul benessere psicofisico sia del caregiver che della persona assistita. L’apprendimento esperienziale attraverso la realtà virtuale (VR) è stato recentemente considerato un ulteriore metodo efficace per suscitare comportamenti empatici in ambito assistenziale. […]

2 Novembre 2023|IN EVIDENZA|Commenti disabilitati su Corso online gratuito di InFormazione per familiari di persone con malattia di Alzheimer: una ricerca per prevenire gli effetti dello stress in chi assiste