A cura di Giulia Quattrini

Howett D, Castegnaro A, Krzywicka K, Hagman J, Marchment D, Henson R, Rio M, King JA, Burgess N, Chan D.
Differentiation of mild cognitive impairment using an entorhinal cortex-based test of virtual reality navigation. Brain. 2019 Jun 1;142(6):1751-1766

Nelle fasi iniziali della Malattia di Alzheimer (AD) è possibile osservare la degenerazione di una parte della corteccia prossima all’ippocampo, nota come corteccia entorinale (CE). In particolare, la diffusione della proteina tau patologica all’interno del circuito entorinale-ippocampale precede quella a livello neocorticale. La CE e l’ippocampo, inoltre, sono implicati nell’orientamento spaziale e nella navigazione, funzioni che risultano compromesse nei pazienti AD. Partendo da tali premesse, uno studio recente ha analizzato il ruolo della CE in pazienti con decadimento cognitivo lieve (MCI) tramite un compito di navigazione simulato mediante la realtà virtuale. L’esperimento ha coinvolto 41 soggetti sani e 45 MCI, per 26 dei quali sono state anche effettuate le quantificazioni dei biomarcatori per l’AD nel liquido cerebrospinale. I partecipanti hanno completato un percorso simulato e sono stati sottoposti a risonanza magnetica per le analisi morfologiche della CE.  I risultati hanno mostrato che gli errori di navigazione sono associati all’atrofia della CE in tutti i partecipanti. I pazienti MCI positivi per i biomarcatori per AD (MCI+, N=12) hanno prestazioni peggiori rispetto ai pazienti negativi (MCI-, N=14), i quali non si differenziano rispetto ai controlli. La prestazione, infine, è risultata essere associata ai livelli dei biomarcatori. Di particolare rilevanza, infine, il dato che mostra come sia possibile distinguere, con un’accuratezza del 90%, tra MCI+ e MCI- tramite la prestazione al compito. Studi futuri potranno chiarie l’effettiva possibilità di identificare con precisione i pazienti MCI+, quindi i soggetti ad elevato rischio di sviluppare demenza, tramite questa modalità.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31121601