A cura di Elena Rolandi

Structural Brain Connectome and Cognitive Impairment in Parkinson Disease
Galantucci S, Agosta F, Stefanova E, Basaia S, van den Heuvel MP, Stojković T, Canu E, Stanković I, Spica V, Copetti M, Gagliardi D, Kostić VS, Filippi M.
Radiology. 2016 Dec 7:160274. [Epub ahead of print]

La malattia di Parkinson (PD) è una malattia neurodegenerativa che colpisce principalmente le funzioni motorie, ma che in circa il 25% dei casi è associata all’insorgenza di disturbi cognitivi, sebbene non ne sia stato chiarito il correlato neurale. Nel presente studio è stata indagata l’integrità microstrutturale della sostanza bianca all’interno dei network cerebrali come possibile substrato del deficit cognitivo lieve (MCI) associato a PD, in un ampio campione di pazienti (N=170).
I partecipanti sono stati sottoposti ad una valutazione clinica e cognitiva approfondita e a risonanza magnetica. Il 32% dei pazienti (N=54) mostrava MCI, quindi tra i 116 pazienti che non avevano deficit cognitivi è stato estratto un sottogruppo appaiato al primo per numerosità e caratteristiche sociodemografiche. I due gruppi sono stati inoltre confrontati con un gruppo di 41 controlli sani. La connettività dei network cerebrali è stata studiata tramite la teoria dei grafi, concettualizzando come nodi le regioni cerebrali, interconnesse tramite i fasci di sostanza bianca.
I risultati hanno mostrato che i pazienti con MCI associato a PD mostravano alterazioni globali di connettività strutturale sia rispetto ai controlli, che rispetto ai pazienti PD senza deficit cognitivi. Nello specifico, mostravano un più ampio network dei gangli della base e fronto-parietale, con una riduzione dell’integrità della sostanza bianca nell’emisfero destro rispetto ai controlli, ed una ridotta integrità strutturale nei gangli della base e nelle regioni fronto-temporo-parietali bilateralmente rispetto ai pazienti PD senza deficit cognitivi. Tali regioni sono coerenti con i deficit cognitivi riscontrati in questa popolazione, che coinvolgono principalmente le funzioni esecutive e visuo-spaziali. Questi risultati suggeriscono che i deficit cognitivi nei pazienti con PD siano quindi dovuti alla alterazione di complesse reti neurali.

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http://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/radiol.2016160274