Van der Ploeg ES et al. (2015)
Internet video chat (Skype) family conversations as a treatment of agitation in nursing home residents with dementia.
Int Psychogeriatr.

Nell’ambito della ricerca di metodi non farmacologici per fronteggiare le problematiche comportamentali di persone affette da demenza, possiamo citare un recente studio pubblicato sulla rivista International Psychogeriatrics. Visti i numerosi dati che supportano il valore terapeutico di trattamenti basati sull’interazione sociale, i ricercatori dell’Università di Melbourne hanno confrontato l’efficacia di due interventi riguardanti il contatto sociale con i familiari nell’alleviare l’agitazione comportamentale tipica della demenza per persone ricoverate in case di cura.  A 9 residenti con demenza è stato somministrato un test in grado di valutare il loro livello di agitazione prima e dopo un contatto telefonico con il proprio caregiver, ossia con la persona che principalmente si prende cura del malato, per circa due settimane. Gli stessi pazienti sono stati sottoposti alla medesima valutazione, sempre per un periodo della durata di due settimane, prima e dopo il contatto sociale con il familiare che avveniva tramite video-chiamate attraverso il programma elettronico Skype. I sintomi d’agitazione diminuivano maggiormente attraverso le video-chiamate, piuttosto che tramite un semplice contatto telefonico, suggerendo che la combinazione di input sensoriali uditivi e visivi catturi l’attenzione del malato e riduca il suo stato di agitazione più efficacemente del mero sentire la voce rassicurante del proprio caro. I risultati di questo studio preliminare effettuato su un numero esiguo di soggetti, ci permettono di iniziare a riflettere su una nuova strategia per tranquillizzare i pazienti e per agevolare i familiari nell’assistenza del malato, anche se saranno necessari ulteriori dati per dimostrarne la reale utilità e applicabilità.

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