Marschallinger J. et al. (2015)
Structural and functional rejuvenation of the aged brain by an approved anti-asthmatic drug.
Nat Commun. 6:8466.

Un farmaco anti-asmatico potrebbe rivitalizzare un cervello anziano? A questo sembrano essere giunti i ricercatori guidati da Ludwig Aigner della Paracelsus Medical University di Salisburgo, Austria. Nella loro ricerca sono state studiate le proprietà del montelukast, un farmaco antiasmatico con attività antagonista sui recettori per i leucotrieni, molecole lipidiche che contribuiscono ai processi infiammatori, in particolare nell’asma e nella bronchite. I ricercatori hanno somministrato per via orale il farmaco per un periodo di 6 settimane consecutive a due gruppi di roditori divisi per età: un gruppo giovane di 4 mesi e un gruppo più anziano di 20 mesi. Dai risultati è emerso come il farmaco, sembri ridurre la neuroinfiammazione e rinforzare la barriera ematoencefalica dei roditori anziani. Inoltre, il montelukast sembra avere benefici sulla cognizione, ripristinando le capacità di apprendimento al test del labirinto acquatico di Morris e la memoria nei roditori anziani. Inoltre, il trattamento con montelukast sembra ripristinare la proliferazione delle cellule neuronali del giro dentato dell’ippocampo nel gruppo dei roditori anziani. Dalle analisi di correlazione è emerso che proprio quest’ultimo aspetto è associato ai benefici del montelukast sulla cognizione.  Tale studio ha identificato nei recettori dei leucotrieni presenti nel cervello, in particolare nel recettore GPR17, un nuovo target anti-età aprendo interessanti possibilità nel rallentamento dei sintomi associati all’età e nel trattamento delle malattie neurodegenerative. Tuttavia gli stessi autori evidenziano la necessità di analisi più estese circa i processi neuroinfiammatori che avvengono nell’invecchiamento e nei processi neurodegenerativi.

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