Lemuri P. et al. (2015)
Vascular and amyloid pathologies are independent predictors of cognitive decline in normal elderly.
Brain. 138:761-771.

La Malattia di Alzheimer e le malattie cerebrovascolari sono le cause principali di declino cognitivo e demenza nella popolazione anziana e sono inoltre spesso presenti simultaneamente. Tuttavia non è ancora stato chiarito se i principali meccanismi eziopatogenetici alla base di queste due patologie, rispettivamente l’amiloidosi e le lesioni di sostanza bianca cerebrale, agiscano in modo indipendente nel causare il declino cognitivo oppure si influenzino vicendevolmente. Scopo del presente studio è stato quello di chiarire il rispettivo contribuito di amiloidosi e vascolarità cerebrale nel predire il declino cognitivo di anziani sani.
Sono stati selezionati 393 partecipanti allo studio di popolazione Mayo Clinic Study of Aging (MCSA) di età compresa tra 70 e 89 anni e senza disturbi cognitivi, che fossero stati sottoposti alla baseline a risonanza magnetica (RM) con sequenza FLAIR per la visualizzazione delle alterazioni di sostanza bianca, PET con un radiotracciante per l’amiloide e valutazione neuropsicologica completa e fossero stati ri-valutati con almeno un follow-up clinico successivo. La positività per amiloide era definita sulla base del rapporto tra l’uptake medio del tracciante in specifiche regioni di interesse corticali e l’uptake nel cervelletto come regione di controllo, che doveva essere superiore a 1.5. I soggetti erano invece classificati come positivi per la patologia vascolare se il rapporto tra il volume delle iperintensità in FLAIR e il volume intracranico totale era maggiore di 1.1. E’ stata inoltre calcolata una misura composta rappresentativa della cognitività  globale a partire dalle performance ai singoli test cognitivi. I risultati hanno mostrato come amiloidosi e vascolarità fossero presenti in modo indipendente l’una dall’altra. Il tasso di declino cognitivo era significativamente maggiore nei soggetti più anziani, in quelli positivi per amiloide e in quelli con patologia vascolare. La presenza simultanea di entrambe le patologie portava inoltre ad un effetto additivo e non sinergico sul peggioramento delle funzioni cognitive.

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