In un recente studio, Michael Heneka in collaborazione con due demografi, Anne Fink e Gabriele Doblhammer, hanno esaminato come i farmaci per il diabete possano influenzare il rischio di sviluppare demenze.

Analizzando i dati della compagnia di assicurazione sanitaria pubblica tedesca relativi alle malattie e ai farmaci di 145.928 persone di età superiore a 60 anni, raccolti tra il 2004 e il 2010, gli studiosi hanno riconfermando che il diabete di tipo 2 è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie neurodegenerative, ma hanno anche dimostrato che l’uso a lungo termine di pioglitazone è associato ad una incidenza inferiore di demenza.

Nello specifico, l’uso cumulativo per almeno 2 anni di questo farmaco insulino-sensibilizzante sembra ridurre il rischio di demenza del 47% rispetto ai non-diabetici. Di contro, nei pazienti diabetici che assumevano un altro trattamento hanno registrato un aumento del 23% del rischio di demenza.

Studi clinici prospettici sono necessari per valutare un possibile effetto neuroprotettivo del pioglitazone in questi pazienti in una popolazione che invecchia.

 

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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25974006