Studio sulla relazione tra Delirium e amiloidosi cerebrale in pazienti anziani sottoposti ad intervento chirurgico per frattura di femore.

Studi scientifici hanno rilevato un’elevata incidenza di malattia di Alzheimer in pazienti anziani che avevano sviluppato uno stato confusionale acuto (definito anche delirium) a seguito di intervento chirurgico per frattura del femore. L’accumulo nel cervello di una proteina tossica, chiamata beta amiloide, in combinazione a processi di neurodegenerazione cerebrale, sono tra le principali cause della malattia di Alzheimer.

Scopi. Gli obiettivi di questo studio caso-controllo sono quelli di (i) stimare l’associazione tra la positività all’esame PET con Flutemetamolo in pazienti che hanno sviluppato delirium in seguito ad intervento chirurgico per la frattura del femore (ii) studiare il valore dell’esame PET con Flutemetamolo come indice predittivo di deterioramento cognitivo conseguente a delirium. In due differenti reparti di Ortopedia, pertanto, verranno reclutati quaranta pazienti che hanno manifestato delirium a seguito di intervento per frattura di femore e quaranta pazienti che non hanno sviluppato delirium.

Metodi. Ciascun paziente arruolato nello studio sarà visitato da personale appositamente preparato, che valuterà, utilizzando la versione italiana della scala Confusion Assessment Method (CAM) il possibile sviluppo di delirium. Entro 30 giorni dall’operazione, un medico e uno psicologo eseguiranno una valutazione clinica, funzionale e cognitiva. Inoltre i pazienti eseguiranno una scansione PET con Flutemetamolo, una tecnica estremamente innovativa utilizzata per la prima volta in Italia, in grado di identificare la presenza di beta amiloide. Inoltre tutti i pazienti eseguiranno una risonanza magnetica strutturale e funzionale ed un elettroencefalogramma per indagare indici strutturali e funzionali di neurodegenerazione.

Impatto dello studio. L’esame PET con Flutemetamolo potrebbe diventare il primo indice biologico di delirium negli anziani e potrebbe essere usato nella valutazione di routine dei pazienti che si sottopongono a interventi chirurgici, al fine di mettere in atto strategie efficaci nel prevenire l’insorgenza di delirium.

 

Leggi la rassegna stampa nazionale su questo studio:

GRUPPO DI LAVORO

CentroCittàRuoloRicercatore
IRCCS-FBFBresciaCentro coordinatoreG.B. Frisoni (P.I.)
Centro EEGD.V. Moretti
Fondazione PoliambulanzaBresciaUnità ortopedicaF. Terragnoli
Unità di Medicina NucleareU.P. Guerra
Unità di NeuroradiologiaM. Cobelli
Università di Milano-BicoccaMonzaUnità di Medicina NucleareC. Messa
Unità di OrtogeriatriaG. Bellelli, G. Annoni
Centro EEGC. Ferrarese
Azienda Ospedaliera San GerardoMonzaUnità di NeuroradiologiaM. Patassini