Buonasera.
Vorrei lasciare un messaggio per i familiari di persone affette dalla malattia di Alzheimer.
Sono l’autore della poesia “Un pomeriggio d’estate, succedeva”, pubblicata su questo sito internet.
Voglio semplicemente dire che, quando ho scritto quella poesia, mamma stava molto male.
Oggi, e da un po’ di tempo, la situazione si è stabilizzata in meglio.
Ecco, il mio vuole essere un messaggio di speranza per tutte quelle persone che “hanno in casa” un familiare afflitto dall’Alzheimer.
Vorrei dir loro di non disperare. La medicina, grazie anche al Vostro contributo, ha fatto notevolissimi passi in avanti ed andrà sempre meglio.

Mi sembrava doveroso lasciare queste “due righe”, poichè il mio scritto è malinconico e sembrerebbe non lasciare spazio alla speranza.
Invece, la fiammella della speranza deve sempre vivere.

Grazie per l’aiuto che ci date.

Nicola