A cura di Cristina Festari

Nel nostro cervello, il sistema glinfatico è deputato alla rimozione delle sostanze di scarto, quali, ad esempio, le proteina beta-amiloide e tau, associate alla demenza di Alzheimer. E’ un sistema cruciale, che può essere danneggiato da traumi o infarti cerebrali, e il cui funzionamento migliora grazie al sonno, all’esercizio fisico e, secondo una recente pubblicazione, a dosi controllate di alcol.
I ricercatori dell’Università di Rochester Medical Center, lo hanno recentemente dimostrato su modello murino. Monitorando i livelli di infiammazione cerebrale attraverso gli astrociti, cellule chiave nella regolazione del sistema glinfatico, hanno osservato che il cervello di topi esposti ad alti livelli di alcol per un lungo periodo di tempo, presentano alti livelli di un marcatore molecolare per l’infiammazione e peggiorano nelle abilità cognitive e motorie. Di contro, nei topi esposti a bassi livelli di consumo di alcol, pari a circa 2 bicchieri/die, l’attività del sistema glinfatico, viene stimolata, con conseguente abbassamento dell’infiammazione e senza ripercussioni cognitive o motorie.
Concludendo, bere un paio di bicchieri di vino al giorno, non solo riduce il rischio di malattie cardiovascolari e tumori, ma sembra essere associato anche a un minor rischio di declino cognitivo.

Potete trovare l’articolo originale al link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29396480