A cura di Anna Mega

È noto come assistere una persona malata (caregiving) possa comportare, nel lungo periodo, ripercussioni sul piano fisico, emotivo e psicologico. Gli autori di uno studio pubblicato su Journal of Psychosomatic Research hanno approfondito l’impatto dello stress derivante dal caregiving sul rischio cardiovascolare; ciò è stato fatto attraverso il monitoraggio del riflesso barocettivo, il quale gioca un ruolo centrale nella regolazione della pressione arteriosa. A tal fine, sono stati coinvolti 146 partecipanti di età superiore ai 55 anni: di essi, 56 assistevano il proprio coniuge malato da meno di quattro anni (short-term cargivers), 40 da più di quattro anni (long-term cargivers), 50 non assistevano alcuna persona malata (non-caregivers). I risultati hanno mostrato una riduzione significativa del riflesso barocettivo solo nel caso di un lungo periodo di stress associato al caregiving. L’alterazione dell’omeostasi della pressione arteriosa potrebbe quindi rappresentare uno dei possibili meccanismi di connessione tra stress caregiving-correlato e rischio cardiovascolare. Ciò evidenzia l’importanza di identificare e di intervenire su questa popolazione.

È possibile visionare l’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29167045